Terapia di coppia
La relazione di coppia non è statica, ma dinamica, nel senso che tende a cambiare ed evolvere nel tempo. Dal primo incontro, passando per la formazione della coppia vera e propria, i sentimenti che legano i due individui sono in continua mutazione. Inizialmente prevale l’attrazione fisica che può rapidamente evolvere nella condizione dell’innamoramento. Con l’approfondimento della conoscenza reciproca la relazione fra i due partners diventa più stabile e solida, ma le emozioni travolgenti dell’inizio si fanno sempre più sfumate. E’ questo il momento in cui si lascia spazio ad una valutazione più realistica e oggettiva del partner, si iniziano a vederne i difetti e quello che ci allontana dall’altro. La delusione delle aspettative, riposte fino a quel momento sul partner, può far sorgere dei dubbi sulla possibilità di continuare un rapporto che è diverso da quello che avevamo immaginato.
Presupposti per la terapia di coppia
In una coppia stabile e duratura, molte sono le vicende della vita che i due partners dovranno affrontare: l’attraversamento di queste esperienze cambierà moltissimo sia le due persone, sia la loro relazione. Questi cambiamenti, che non sempre vanno nella stessa direzione, possono spingere la coppia in una profonda crisi. Più frequentemente è proprio in questa fase che si richiede l’intervento di uno psicoterapeuta per intraprendere un percorso di terapia di coppia che aiuti i partners a salvaguardare la propria relazione. Ovviamente la psicoterapia di coppia non è utile soltanto alle coppie con gravi problemi relazionali, pertanto già in una fase critica, bensì può essere auspicabile anche per quelle coppie con una buona relazione, allo scopo di migliorarne la comunicazione, prevenire futuri conflitti, conservare una relazione più armoniosa, così come per rafforzare il proprio vincolo e conoscersi meglio.
In questi ultimi anni, la terapia di coppia è diventata un’esigenza sempre più comune: molte persone si sentono paralizzate da una serie di problematiche, presenti all’interno della loro relazione, che conferiscono uno stato di malessere ad entrambi e a cui, da soli non riescono a trovare una soluzione efficace. Molte persone vivono rapporti insoddisfacenti perché hanno paura di rimettersi in gioco e restano nell’infelicità piuttosto che provare a cambiare le cose con una terapia di coppia. Alcune coppie, invece, hanno consapevolezza del proprio disagio e ciò le spinge a maturare una richiesta d’aiuto congiunta che consenta di intraprendere un percorso terapeutico insieme.
Destinatari e obiettivi della terapia di coppia
La terapia di coppia si rivolge alla coppia: l’attenzione viene focalizzata sulla relazione e sui cambiamenti che possono essere ad essa apportati; lo scopo principale è quello di superare la crisi e recuperare un’intesa affinché si possa vivere la relazione in modo nuovo, più costruttivo e soddisfacente.
La terapia di coppia si pone l’obiettivo di aiutare le coppie, etero o omosessuali, ad individuare ed affrontare i propri conflitti oppure arrivare alla difficile decisione di separarsi dopo aver ponderato attentamente la scelta, con una maggiore consapevolezza sul rapporto.
Il percorso terapeutico consente quindi di:
chiarire le problematiche presentate e identificare gli obiettivi terapeutici;
individuare le difficoltà nella modalità di interazione presenti nella coppia;
acquisire nuovi modi di relazionarsi a sè e all’altro che promuovano il cambiamento per il benessere della coppia.
La terapia di coppia può essere un trattamento particolarmente indicato nei seguenti casi:
- problemi di comunicazione
- infedeltà
- divorzio e separazione
- abuso o violenza domestica
- disaccordo sull’educazione dei figli
- differenze culturali
- difficoltà economiche che colpiscono la relazione
- lotte di potere, conflitti e discussioni frequenti
- problemi sessuali e dipendenze affettive
- delusioni e frustrazione perché la relazione non risponde ad aspettative pregresse
- problemi di gestione e di modulazione delle emozioni come la rabbia e la gelosia
Anche i cambiamenti che segnano il ciclo evolutivo del sistema familiare possono avere un rilevante effetto destabilizzante nella relazione di coppia: matrimonio, nascita di un figlio, perdita del lavoro o disoccupazione, relazioni con le famiglie di origine, pensionamento, malattie, lutti, ecc.
Gli obiettivi di una psicoterapia di coppia in generale possono essere i seguenti:
- incrementare nei membri della coppia le capacità di comunicare in modo efficace;
- addestramento nella risoluzione dei problemi;
- acquisizione di una maggiore consapevolezza del modo in cui gli schemi mentali, gli atteggiamenti e le modalità soggettive di pensiero influiscono sulle proprie emozioni e sul proprio comportamento, aiutando a realizzare cambiamenti nelle convinzioni, nelle attribuzioni e nelle aspettative qualora esse si rivelino controproducenti, irrazionali e distruttive;
- incrementare un interscambio di condotte positive;
- aumentare il livello di autostima dei componenti della coppia;
- aiutare ad acquisire e mantenere una maggiore conoscenza delle emozioni del partner;
- apprendere a identificare, capire ed esprimere meglio le proprie emozioni, e gestirle in modi più appropriati.
Il lavoro del terapeuta di coppia è volto a riconoscere il significato del disagio o del sintomo contestualizzandolo alla luce della fase del ciclo vitale in cui esso si manifesta, delle regole di relazione della coppia, della storia personale dei suoi membri e di quella delle loro famiglie d’origine. Mediante la relazione terapeutica, il terapeuta introduce gli elementi utili ad eliminare il disagio, a modificare le regole rigide e ripetitive che la coppia mette in atto, a riportare l’equilibrio precario in cui si trova la coppia ad uno più funzionale ad essa, facendo leva sulle risorse e sulle potenzialità dei partner.
Accade frequentemente che uno dei due partners, prima di arrivare a proporre una terapia di coppia, abbia tentato di risolvere il suo disagio attraverso un percorso individuale, ma, nonostante questa esperienza, possa aver prodotto una qualche forma di consapevolezza rispetto alla situazione, non è riuscito a risolvere le problematiche inerenti alla coppia. Questo fenomeno è spiegabile con il fatto che lo spazio più adeguato per lavorare sulla relazione di coppia è proprio la coppia ovvero la presenza, in terapia, di ambedue gli individui coinvolti nel rapporto.
Modalità operative della terapia di coppia
Le sedute di terapia di coppia si strutturano in incontri della durata di circa un’ora ciascuno, che possono tenersi a livello individuale oppure congiunto (con entrambi i membri della coppia). Le sedute possono essere settimanali o quindicinali, a seconda delle situazioni e del grado di conflittualità. Si parte in genere dalla storia della coppia, per meglio comprendere quali sono i cambiamenti che hanno creato l’instabilità ed i conflitti lamentati. Dopo una prima valutazione del caso, il terapeuta propone, se necessario, una terapia, indicandone le modalità, i costi, i tempi. Durante la prima seduta la coppia racconterà la propria storia, le ragioni che l’hanno spinta a rivolgersi a uno specialista e le aspettative di ognuno dei due rispetto alla terapia di coppia stessa.
Dopo le prime due/tre sedute diagnostiche, che servono al terapeuta per capire le modalità di funzionamento della coppia e per spiegare in cosa la terapia può essere utile, il percorso ha realmente inizio. Al termine di ogni seduta il terapeuta può dare la propria visione su quanto ascoltato e, se lo ritiene opportuno, assegna alla coppia dei compiti per casa, come vivere delle esperienze insieme che possano rinsaldare la complicità.
La durata di una psicoterapia di coppia può essere ampiamente variabile, e dipende dalle problematiche specifiche individuali e di coppia, e dal numero di conflitti esperiti da una determinata coppia. Durante la terapia si analizzano i conflitti, così da ricavare una maggiore comprensione della loro natura, si apprende a risolvere i problemi e a discutere le differenze in modi razionali e logici, a riconoscere quali sono le idee e le convinzioni irrazionali o erronee da modificare, a rilevare quali comportamenti potrebbe auspicabilmente modificare ciascun membro della coppia e come imparare a farlo, ad ascoltare e migliorare le dinamiche comunicazionali, comprendere e accettare l’altro, così come accettare le differenze interpersonali.
Affinché la terapia di coppia abbia un’efficacia entrambi i partners devono essere motivati ad intraprendere questo lavoro, su sé stessi e sulla propria relazione. Naturalmente, quando si va in psicoterapia con scarsa motivazione e soltanto perché nessuno possa recriminare che non è stato fatto abbastanza, allora l’efficacia di una psicoterapia è molto minore. Sarebbe auspicabile non aspettare all’ultimo momento (quando la crisi sia ormai giunta a un punto tale da essere percepita dai membri della coppia come irrisolvibile e insanabile) per iniziare una psicoterapia di coppia, come pure sarebbe opportuno concedere alla terapia un tempo ragionevole perché possa generare i cambiamenti necessari.
Ai fini di una buona riuscita terapeutica è fondamentale che si crei la giusta alleanza terapeutica, ovvero si instauri un buon legame terapeutico fra pazienti e specialista, basato sul rispetto reciproco, empatia, accoglienza e flessibilità.