I Disturbi del Controllo degli Impulsi sono una categoria diagnostica riconosciuta solo recentemente. Disturbi quali il gioco d’azzardo patologico, la piromania, la cleptomania e il disturbo esplosivo intermittente hanno ricevuto inquadramento diagnostico solo col DSM III (American Psychiatric Association, 1980). Solo sette anni dopo, nel DSM III–R (American Psychiatric Association, 1987) è stato riconosciuto valore diagnostico anche alla tricotillomania.
Come ci indica il termine stesso, i Disturbi del Controllo degli Impulsi, sono in generale caratterizzati dall’incapacità del soggetto a resistere ad impulso o ad una tentazione impellente. Tale spinta induce il soggetto alla realizzazione di un’ azione pericolosa per sé stessi e/o per gli altri ed è preceduta da una sensazione di crescente tensione ed eccitazione a cui fa seguito piacere, gratificazione, e sollievo (DSM-IV-TR, 2004).
In genere l’azione è seguita da una sensazione di rimorso, di biasimo personale o senso di colpa.
Come elencato precedentemente, del gruppo diagnostico dei disturbi del controllo degli impulsi fanno parte il gioco d’azzardo (caratterizzato da un comportamento di gioco maladattivo, ricorrente e persistente); la piromania (contraddistinta dall’abitudine ad appiccare il fuoco per piacere, gratificazione, o alleviamento della tensione); la cleptomania (caratterizzata dalla ricorrente incapacità di resistere all’impulso di rubare oggetti che non hanno utilità personale o valore commerciale); il disturbo esplosivo intermittente (costituito da saltuari episodi di incapacità di resistere ad impulsi aggressivi e che causano gravi aggressioni o distruzione della proprietà); la tricotillomania (caratterizzata dallo strapparsi ricorrente di capelli o peli per piacere, gratificazione, o alleviamento della tensione e che causa una rilevante perdita di essi) ed il disturbo del controllo degli impulsi non altrimenti specificato (NAS) incluso per codificare i disturbi del controllo degli impulsi che non soddisfano i criteri per nessun disturbo specifico descritto sopra.
Sebbene non siano inseriti nel Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali, attualmente si tende ad includere tra i Disturbi del Controllo degli Impulsi anche il Disturbo da Shopping Compulsivo, la Dipendenza da internet e la Dipendenza sessuale. Ciò in virtù di alcune caratteristiche comuni a questa classe di disturbi, come la tensione che precede la messa in atto del comportamento, la ricerca di gratificazione immediata, e l’incapacità di sopportare la frustrazione derivante dall’evitare tale comportamento.
I disturbi del controllo degli impulsi possono in minima parte trarre giovamento da terapie farmacologiche a base di antidepressivi SSRI e/o stabilizzanti del tono dell’umore, che favoriscono il controllo dell’impulsività. Ciononostante, il trattamento d’elezione è la psicoterapia cognitivo comportamentale, che solitamente riesce a ridurre drasticamente i sintomi in tempi relativamente brevi.